Subito dopo l’inizio del Presidio, che
si è tenuto nella Piazza di Limone a partire dalle 15,30 di sabato 4 ed ha avuto
grande visibilità grazie alla presenza di numerosi manifestanti francesi ed
italiani, riuniti sotto gli striscioni dei Comitati (uno dei quali appeso al
balcone del Comune), si è tenuto un incontro di alcuni rappresentanti del
movimento con il Sindaco di Limone F. Revelli , il Sindaco di Tenda M.
Vassallo, la consigliera comunale di Saorge Lydie
Staub.
Il Sindaco di Limone ha compiuto una lunga e
approfondita disamina delle vicende che hanno portato all’attuale situazione
critica della Linea Ferroviaria Cuneo-Nizza, evidenziando le note questioni
dell’incompatibilità dei sistemi di sicurezza, l’interruzione della continuità
della Torino-Nizza (conseguenza anche degli orari cadenzati adottati da
Trenitalia, la confusione nell’utilizzo dei finanziamenti pagati dall’Italia a
seguito del trattato del 1970, l’ostilità latente fra Trenitalia e SNCF (Societè
national chemin de fer), l’inconcludenza degli incontri della Commissione
intergovernativa franco-italiana per l’applicazione del trattato., riunitasi
parecchie volte senza alcun risultato.
Il sindaco Revelli ritiene che da parte
italiana la Legge di Stabilita’, che, secondo lo stesso Ministro alle
infrastrutture Lupi, doveva servire a
finanziare i famosi 29 milioni necessari per la manutenzione della Linea in
territorio francese, non fosse lo strumento più adatto per raggiungere questo
obbiettivo, trattandosi di provvedimento che poteva prevedere solo opere di
continuità o di innovazione. Abbiamo obiettato che allora il Ministro LUPI e i
nostri Parlamentari, che hanno presentato Interpellanze per ottenere il
finanziamento, non avevano interpretato bene il loro ruolo in questa
contingenza. In più la risposta del Ministero all’interpellanza dell’On. Dadone
non è stata solo di impossibilità tecnica di accoglimento, ma anche di rifiuto
nel merito, “poichè il Ministero preferiva dare priorità alle Tratte più
affollate, riproponendo così la nota teoria dell’AD Trenitalia Moretti del “ramo
secco”.
In ogni caso , poiché i due governi nel
vertice di Roma avevano definito strategica la Cuneo-Nizza, parlando di osmosi
fra le popolazioni dei due Paesi, i Sindaci di Limone e di Tenda, presenteranno
un documento, da far sottoscrivere a tutti i Sindaci interessati, ai Presidenti
delle tre Regioni interessate e dai Parlamentari delle stesse, affinché le
decisioni solenni assunte nel vertice di Roma si possano tradurre in un decreto
specifico attuativo di quegli accordi, che preveda un concreto finanziamento
della Linea (ricavandoli da un monte già definito di 900 milioni destinato
alla manutenzione delle Linee ferroviarie) ed in una rapida revisione
della Convenzione del 1970. Tali decisioni dovranno essere precedute da un
chiaro esame della destinazione dei fondi fin qui erogati dall’Italia nel
decennio precedente e da una loro regolarizzazione.
In ultimo rimane aperto il Canale Europeo
che potrebbe essere attivato (vedi anche le iniziative della Comunità Montana
Alpi del mare e dell’analoga francese) per un corretto inserimento della
Cuneo-Nizza nella pianificazione dei trasporti internazionali fra l’Italia e la
Francia e per una compartecipazione dell’Europa alle spese di
funzionamento.
Una buona occasione per discutere questi
temi, ,presentare un documento forte e protestare contro le lentezze dei due
governi, che rischiano di far morire la Linea, è costituita dalla riunione del
Tavolo Tecnico della Provincia Venerdì 10 alle 11,30 presso il Palazzo della
Provincia di Cuneo e che vedrà un secondo tempo preso il Comune di Cuneo nella
stessa giornata alle ore 18 in Sala Vinaj, davanti alla Prefettura. Ad entrambe
le riunioni sono stati invitati i Parlamentari Italiani e le autorità e i
Comitati francesi.
Il Mercoledì 8 precedente a Genova riunione
delle tre (?) Regioni interessate indicativamente alle 16,30 in luogo che
comunicheremo assieme alla conferma dell’orario.
Attendiamo conferma (Collidà) anche per la
trasmissione di RAI TRE di Sabato 11, alla quale gli amici francesi
parteciperanno, da quel che ho capito, in misura ridotta e leggendo un
Comunicato concordato..
Insomma continuiamo la nostra battaglia con
vigore: non possiamo deludere gli oltre 20000 cittadini che hanno sottoscritto
l’appello, gli ultimi trecento a Limone ancora Sabato scorso, e soprattutto non
possiamo far mancare un servizio fondamentale per la vita delle nostre
Comunità.
Comitato franco-italiano per la difesa della Cuneo-Nizza
TRADUCTION du texte d'Ugo, par Valérie :
Rencontre du samedi 4 janvier à Limone du comité franco-italien et des instances locales :
Dès le début du rassemblement qui a été
remarqué grâce à la présence de nombreux manifestants français et
italiens réunis sous les banderoles des différents comités (l’une
d’elles accrochée au balcon de la mairie), s’est tenue une rencontre de
quelques représentants du mouvement avec le maire de Limone F. Revelli,
le maire de Tende, . Vassallo, et la conseillère municipale de Saorge,
Lydie Staub.
Le maire de Limone a fait un long et approfondi historique des faits ayant abouti à la situation actuelle de la Cuneo-Nice.
Il a mis en évidence les incompatibilités des systèmes de sécurité,
l’interruption de la continuité
Turin-Nice (conséquence due aussi aux horaires adoptés par Trenitalia),
la confusion sur l’utilisation des financements payés par l’Italie suite
au traité de 1970, l’hostilité latente entre Trenitalia et la SNCF, le
non-aboutissement des rencontres des commissions intergouvernementales
franco-italienne pour l’application du traité qui se sont réunies à
plusieurs reprises sans résultat.
Le maire Revelli pense que la loi de stabilité
qui, d’après le ministre aux infrastructures Lupi, devait financer les
fameux 29 Millions d'euros nécessaires à l’entretien de la ligne en territoire français,
n’était pas la meilleure solution.
De plus, il n’y avait pas de réelle volonté de
faire avancer ce dossier, le ministre préférant donner la priorité aux
tronçons les plus fréquentés, et reprendre la théorie de Moretti de « la
branche sèche ».
Lors de la rencontre à Rome les deux gouvernements
avait considéré la ligne Cuneo-Nice comme stratégique, parlant d’osmose
entre les deux populations.
De ce fait, les deux
maires de Limone et Tende ont décidé d’adresser un document à tous les
maires concernés, aux présidents des 3 régions, et aux parlementaires de
ces mêmes régions, pour qu’un décret spécifique aux décisions
solennelles prises à Rome soit adopté.
A savoir :
- Qu’il
prévoie un financement concret de la ligne en les prenant sur les 900 millions d'euros
déjà inscrits pour l’entretien des lignes ferroviaires- A une rapide révision de la convention de 1970
- A l’Intégration de la ligne dans les transports internationaux, et obtenir ainsi des fonds européens pour son fonctionnement.
La réunion du 10 janvier à 11h30 à Cuneo au palais
de la province de Cuneo où autorités, parlementaires de la région de
Cuneo, ainsi que les différentes associations franco-italiennes sont
invités, sera l’occasion de discuter de ces thèmes, de présenter un
document fort, et de protester contre les lenteurs des deux gouvernements
qui risquent de faire mourir la ligne.
Le même jour à 18h salle Vinaj devant la préfecture
rencontre avec les parlementaires italiens de la région, les autorités
locales et le comité français.
Autres
rendez-vous : le mercredi 8 à Gênes réunions des 3 régions
intéressées. L’heure et le lieu ne sont pas connus à ce jour.
Nous avons reçu la confirmation d’une émission sur Rai 3 pour le samedi 18 janvier, "Ambiante Italia", à laquelle nos amis
du comité français sont invités pour lire un communiqué.
Pour finir, continuons notre bataille
énergiquement, nous ne pouvons pas décevoir les 20 000 personnes qui ont
signé la pétition, 300 signatures encore samedi à Limone et surtout
nous ne pouvons pas laisser partir un service fondamental pour la vie de
nos vallées.
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