lundi 6 janvier 2014

Incontro a Limone del Comitato franco-italiano con le istituzioni locali.

Subito dopo l’inizio del Presidio, che si è tenuto nella Piazza di Limone a partire dalle 15,30 di sabato 4 ed ha avuto grande visibilità grazie alla presenza di numerosi manifestanti francesi ed italiani, riuniti sotto gli striscioni dei Comitati (uno dei quali appeso al balcone del Comune), si è tenuto un incontro di alcuni rappresentanti del movimento con il Sindaco di Limone F. Revelli , il Sindaco di Tenda M. Vassallo, la consigliera comunale di Saorge Lydie Staub.
Il Sindaco di Limone ha compiuto una lunga e approfondita disamina delle vicende che hanno portato all’attuale situazione critica della Linea Ferroviaria Cuneo-Nizza, evidenziando le note questioni dell’incompatibilità dei sistemi di sicurezza, l’interruzione della continuità della Torino-Nizza (conseguenza anche degli orari cadenzati adottati da Trenitalia, la confusione nell’utilizzo dei finanziamenti pagati dall’Italia a seguito del trattato del 1970, l’ostilità latente fra Trenitalia e SNCF (Societè national chemin de fer), l’inconcludenza degli incontri della Commissione intergovernativa franco-italiana per l’applicazione del trattato., riunitasi parecchie volte senza alcun risultato.
Il sindaco Revelli ritiene che da parte italiana la Legge di Stabilita’, che, secondo lo stesso Ministro alle infrastrutture Lupi, doveva servire a finanziare i famosi 29 milioni necessari per la manutenzione della Linea in territorio francese, non fosse lo strumento più adatto per raggiungere questo obbiettivo, trattandosi di provvedimento che poteva prevedere solo opere di continuità o di innovazione. Abbiamo obiettato che allora il Ministro LUPI e i nostri Parlamentari, che hanno presentato Interpellanze per ottenere il finanziamento, non avevano interpretato bene il loro ruolo in questa contingenza. In più la risposta del Ministero all’interpellanza dell’On. Dadone non è stata solo di impossibilità tecnica di accoglimento, ma anche di rifiuto nel merito, “poichè il Ministero preferiva dare priorità alle Tratte più affollate, riproponendo così la nota teoria dell’AD Trenitalia Moretti del “ramo secco”.
In ogni caso , poiché i due governi nel vertice di Roma avevano definito strategica la Cuneo-Nizza, parlando di osmosi fra le popolazioni dei due Paesi, i Sindaci di Limone e di Tenda, presenteranno un documento, da far sottoscrivere a tutti i Sindaci interessati, ai Presidenti delle tre Regioni interessate e dai Parlamentari delle stesse, affinché le decisioni solenni assunte nel vertice di Roma si possano tradurre in un decreto specifico attuativo di quegli accordi, che preveda un concreto finanziamento della Linea (ricavandoli da un monte già definito di 900 milioni  destinato alla manutenzione delle Linee ferroviarie)  ed in una rapida revisione della Convenzione del 1970. Tali decisioni dovranno essere precedute da un chiaro esame della destinazione dei fondi fin qui erogati dall’Italia nel decennio precedente e da una loro regolarizzazione.
In ultimo rimane aperto il Canale Europeo che potrebbe essere attivato (vedi anche le iniziative della Comunità Montana Alpi del mare e dell’analoga francese) per un corretto inserimento della Cuneo-Nizza nella pianificazione dei trasporti internazionali fra l’Italia e la Francia e per una compartecipazione dell’Europa alle spese di funzionamento.
Una buona occasione per discutere questi temi, ,presentare un documento forte e protestare contro le lentezze dei due governi, che rischiano di far morire la Linea, è costituita dalla riunione del Tavolo Tecnico della Provincia Venerdì 10 alle 11,30 presso il Palazzo della Provincia di Cuneo e che vedrà un secondo tempo preso il Comune di Cuneo nella stessa giornata alle ore 18 in Sala Vinaj, davanti alla Prefettura. Ad entrambe le riunioni sono stati invitati i Parlamentari Italiani e le autorità e i Comitati francesi.
Il Mercoledì 8 precedente a Genova riunione delle tre (?) Regioni interessate indicativamente alle 16,30 in luogo che comunicheremo assieme alla conferma dell’orario.
Attendiamo conferma (Collidà) anche per la trasmissione di RAI TRE di Sabato 11, alla quale gli amici francesi parteciperanno, da quel che ho capito, in misura ridotta e leggendo un Comunicato concordato..
Insomma continuiamo la nostra battaglia con vigore: non possiamo deludere gli oltre 20000 cittadini che hanno sottoscritto l’appello, gli ultimi trecento a Limone ancora Sabato scorso, e soprattutto non possiamo far mancare un servizio fondamentale per la vita delle nostre Comunità.
Ugo Sturlese 
Comitato franco-italiano per la difesa della Cuneo-Nizza


TRADUCTION du texte d'Ugo, par Valérie :

Rencontre du samedi 4 janvier à Limone du comité franco-italien et des instances locales :
Dès le début du rassemblement qui a été remarqué grâce à la présence de nombreux manifestants français et italiens réunis sous les banderoles des différents comités (l’une d’elles accrochée au balcon de la mairie), s’est tenue une rencontre de quelques représentants du mouvement avec le maire de Limone F. Revelli, le maire de Tende, . Vassallo, et la conseillère municipale de Saorge, Lydie Staub.
Le maire de Limone a fait un long et approfondi historique des faits ayant abouti à la situation actuelle de la Cuneo-Nice.
Il a mis en évidence les incompatibilités des systèmes de sécurité,

l’interruption de la continuité Turin-Nice (conséquence due aussi aux horaires adoptés par Trenitalia), la confusion sur l’utilisation des financements payés par l’Italie suite au traité de 1970, l’hostilité latente entre Trenitalia et la SNCF, le non-aboutissement des rencontres des commissions intergouvernementales franco-italienne pour l’application du traité qui se sont réunies à plusieurs reprises sans résultat.
Le maire Revelli  pense que la loi de stabilité qui, d’après le ministre aux infrastructures Lupi, devait financer les fameux 29 Millions d'euros nécessaires à l’entretien de la ligne en territoire français, n’était pas la meilleure solution.
De plus, il n’y avait pas de réelle volonté de faire avancer ce dossier, le ministre préférant donner la priorité aux tronçons les plus fréquentés, et reprendre la théorie de Moretti de « la branche sèche ».
Lors de la rencontre à Rome les deux gouvernements avait considéré la ligne Cuneo-Nice comme stratégique, parlant d’osmose entre les deux populations.

De ce fait, les deux maires de Limone et Tende ont décidé d’adresser un document à tous les maires concernés, aux présidents des 3 régions, et aux parlementaires de ces mêmes régions, pour qu’un décret spécifique aux décisions solennelles prises à Rome soit adopté.
A savoir :
-          Qu’il prévoie un financement concret de la ligne en les prenant sur les 900 millions d'euros déjà inscrits pour l’entretien des lignes ferroviaires
-          A une rapide révision de la convention de 1970
-          A l’Intégration de la ligne dans les transports internationaux, et obtenir ainsi des fonds européens pour son fonctionnement.

La réunion du 10 janvier à 11h30 à Cuneo au palais de la province de Cuneo où autorités, parlementaires de la région de Cuneo, ainsi que les différentes associations franco-italiennes sont invités, sera l’occasion de discuter de ces thèmes, de présenter un document fort, et de protester contre les lenteurs des deux gouvernements qui risquent de faire mourir la ligne.
Le même jour à 18h salle Vinaj devant la préfecture rencontre avec les parlementaires italiens de la région, les autorités locales et le comité français.
Autres rendez-vous : le mercredi 8 à Gênes réunions des 3 régions intéressées. L’heure et le lieu ne sont pas connus à ce jour.
Nous avons reçu la confirmation d’une émission sur Rai 3 pour le samedi 18 janvier, "Ambiante Italia", à laquelle nos amis du comité français sont invités pour lire un communiqué.
Pour finir, continuons notre bataille énergiquement, nous ne pouvons pas décevoir les 20 000 personnes qui ont signé la pétition, 300 signatures encore samedi à Limone et surtout nous ne pouvons pas laisser partir un service fondamental pour la vie de nos vallées.

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